Con delibera di Consiglio Comunale n° 5 del 29.01.2007, il Comune di Saccolongo ha aderito alla "Charta dei Comuni gemellati con la Fondazione Città della Speranza". Il gemellaggio è l’ultimo atto di una serie di iniziative realizzate dall’amministrazione in campo sociale e culturale per la promozione e la tutela della dignità dell’uomo.

Cartello stradale gemellaggio Città della speranza

Che cos’è la Fondazione "Città della Speranza"?
La Fondazione "Città della Speranza" nasce il 26 dicembre 1994 con lo scopo di raccogliere fondi da destinare alla realizzazione dei nuovi reparti di degenza e di day hospital, oltre che dei laboratori dell’Oncoematologia Pediatrica, della Clinica Pediatrica di Padova.

I Comuni che intendono gemellarsi con tale Fondazione, sottoscrivono una Charta che propone un codice deontologico in base al quale s’impegnano a far crescere nei cittadini la consapevolezza che è un obbligo civile donare risorse e tempo a sostegno di chi ha bisogno, non come atto di buonismo, ma come dovere di ogni singolo cittadino e della comunità in cui vive. Per far crescere questa consapevolezza i Comuni aderenti devono promuovere incontri nelle scuole con associazioni "no profit", organizzare iniziative e sostenere, attraverso le forme più varie, i principi di solidarietà, impegno e disponibilità a cui la Fondazione "Città della Speranza" s’ispira.

logo Città della speranzaLa Charta dei comuni
La Città della Speranza nasce il 26 dicembre 1994 con il preciso scopo di raccogliere fondi da destinare alla realizzazione dei nuovi reparti di degenza e di day hospital oltre che dei laboratori dell’Oncoematologia Pediatrica della Clinica Pediatrica di Padova.
Premettendo come principi fondamentali alla realizzazione degli scopi sopraccitati l’impegno gratuito da parte dei partecipanti all’impresa, la trasparenza e la volontà della gestione diretta dei progetti finanziati.
Tutto ciò ha reso possibile la credibilità da parte di tutti coloro che hanno contribuito con i loro finanziamenti a realizzare le opere volute dalla Fondazione.
Con il passar del tempo è cresciuta intorno alla Fondazione la consapevolezza che un corretto e trasparente agire apre le porte alla fiducia delle persone e delle istituzioni. Ciò ha portato a far si che la Fondazione oggi non sia vissuta solamente per gli impegni che profonde ma anche e soprattutto come esempio da seguire per raggiungere obiettivi concreti nel sociale.
Molti sono i Comuni che si sono gemellati idealmente con lo spirito e gli intenti della Fondazione nel corso degli anni. Per cui la Fondazione oggi vuole proporre con questa Charta un codice deontologico che i Comuni gemellati adottino comunemente.
I Comuni devono impegnarsi a far crescere nei cittadini la consapevolezza che è un obbligo civile donare risorse e tempo a sostegno di chi ha bisogno. Non come atto di buonismo ma come dovere di ogni singolo cittadino e della comunità in cui vive. Ogni cittadino, in funzione delle proprie attitudini e capacità, deve mettere a disposizione degli altri una parte di esse.
Proprio per far crescere questa consapevolezza i Comuni si dovranno impegnare a promuovere nelle scuole almeno due incontri all’anno con l’appoggio di associazioni “no profit”. Dovranno mettere a disposizione gratuitamente gli spazi pubblici per la raccolta fondi da destinare a tali associazioni.
Dovranno impegnarsi a vigilare sull’operato delle associazioni sostenute attraverso l’esame sistematico dei bilanci di ogni singola iniziativa promossa sul territorio pubblico dalle associazioni stesse.
Si impegnano a mettere a disposizione del pubblico una bacheca nella quale le associazioni sostenute dovranno rendere pubblici i propri bilanci dando conto della propria attività.
I Comuni che intendono aderire a questa Charta debbono, a vario segno, dare dimostrazione di voler sostenere attraverso le forme più varie i principi di solidarietà, impegno e disponibilità a cui la Fondazione “Città della Speranza” si ispira.
I Comuni dovranno improntare la propria attività in ambito sociale sui principi di eticità, che avranno quale obiettivo primario il coinvolgimento delle varie forze sociali ed economiche in attività rivolte al terzo settore. Ciò promuovendo incontri ed iniziative che dovranno coinvolgere le istituzioni ed i cittadini secondo le proprie disponibilità, a vari livelli e titolo.
Condividendo i principi di questa Charta i Comuni che intendono aderirvi debbono promuovere nei cittadini la coscienza che le istituzioni non possono far fronte da sole alle incombenze del sociale e che le risorse per fare ciò debbano altresì venir reperite con il contributo e l’impegno di tutta la cittadinanza.

La "Città della Speranza" persegue lo scopo di raccogliere fondi da destinare ai bambini, in modo gratuito e trasparente, consentendone il controllo attraverso la pubblicazione di ogni dato che la riguardi. Con l'aiuto di molti è stato costruito a Padova il nuovo Centro di Oncoematologia Pediatrica; presso la pediatria dell'ospedale di Vicenza il day Hospital; e dal 1999 la Fondazione "Città della Speranza" finanzia progetti di ricerca scientifica sulle malattie neoplastiche infantili, per cercare di aumentare la percentuale di guarigione dei bambini. Visti i risultati raggiunti, è stato intrapreso anche un nuovo grande progetto, del valore economico di 15 milioni di euro, per la realizzazione a Padova di un Nuovo Centro di Ricerca per l'oncologia pediatrica, in grado di diventare un polo d'eccellenza per lo studio delle malattie infantili. L'Amministrazione si è impegnata a promuovere nelle scuole almeno due incontri all'anno sul tema, con l'appoggio di associazioni di volontariato; a fissare un appuntamento annuale con le associazioni no profit del territorio ed il coinvolgimento della cittadinanza; e si è dichiarata disponibile a concedere gratuitamente spazi pubblici per la raccolta di fondi. La firma è avvenuta nel contesto delle musiche del maestro Franco Guidetti dedicate al cinque centenario dalla nascita di Andrea Palladio, e delle associazioni di volontariato, culturali e sportive operanti nel nostro paese.

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